BONUS, REGALIE E MAZZETTE ELETTORALI. Non
è così che si utilizza il pubblico denaro.
I conti dello Stato e degli Entri Pubblici sono disastrosi: non si sa
più dove mettere le mani, e si continua a varare manovre finanziarie
solo per aumentare il prelievo fiscale. E il Governo cosa fa? Una nuova
moda? Inventa bonus e regalie di vario tipo, comunque discriminanti,
a beneficio anche di persone e famiglie che non hanno bisogno, mentre
c’è chi fa la fame con stipendi e pensioni ridicole. Dove
si prendono i soldi? Aumentiamo il debito pubblico?
Non è così che si utilizza il pubblico denaro. Imposte
e tasse servono per il funzionamento dello Stato, non per mazzette elettorali.
E’ proprio vero: il peggio non è mai morto.
Ne abbiamo avuti di governi sciagurati, e non ci piace rinunciare a
questa tradizione.
La politica non può fare ciò che vuole con il denaro pubblico,
cioè con i soldi dei cittadini.
Imposte e tasse vengano sottoposte a vincolo di utilizzo.
Manovra finanziaria ottobre 2017. Confermti
bonus cultura per i diciottenni.
Pessimo modo di amministrare la cosa pubblica. Cattivo esempio emulativo
per i governi futuri.
Bonus
cultura ai diciottenni. Spesa impropria e cattivo uso del pubblico denaro
Non si preleva denaro dalle tasche dei cittadini per poi
regalarlo a proprio piacimento, peraltro in modo discriminante, anche
ai benestanti, con tutte le persone e le famiglie con stipendi e pensioni
ridicole e con i tanti disoccupati che non hanno i soldi per mangiare.
Bonus e regalie sono una forma di potere democratico che somiglia molto
all’abuso. Non si regala!
Io protesto.
Il pubblico denaro si utilizza per dare servizi alla popolazione e per
far funzionare l’apparato statale.
Ci sono mille modi per promuovere la cultura; i bonus ai diciottenni
è il meno idoneo e non raggiunge minimamente lo scopo dichiarato.
Basta sprechi.
Troppa libertà da parte dei politici e dei pubblici amministratori,
di maneggiare e di disporre del pubblico denaro, del denaro sottratto
ai cittadini.
Per rendere più oculata la spesa e per ridurre gli sprechi non
resta che stabilire, per imposte e tasse, il vincolo di utilizzo: prima
i servizi essenziali, poi tutto il resto.
Bonus, regalie e mancette elettorali varie: disparità
di trattamento e uso improprio del pubblico denaro.
Fingono di preoccuparsi per il popolo utilizzando in modo improprio
il pubblico denaro, commettendo però delle disparità di
trattamento e aggravando la situazione economica già compromessa
di suo.
Non è così che si combatte la crisi economica e non è
così che si garantisce equità e giustizia. Non si governa
diffondendo l’assistenzialismo improduttivo, parassitario e clientelare,
ma rimettendo a posto l’economia a beneficio di tutti e non di
alcuni soltanto.
Bonus. Una gara a chi ne inventa di nuovi.
Prima tutti a criticare i bonus di Renzi, ora fanno a gara a chi ne
inventa di più. Con i soldi dei cittadini massacrati dalle tasse.
E questa sarebbe democrazia e rispetto del pubblico denaro.